Aree con destinazioni d’uso accessorie

La gestione precisa delle destinazioni d’uso svolge un ruolo importante nella corretta preparazione dei rapporti di consulenza CECE. Il regolamento di prodotto stabilisce requisiti chiari per garantire che tutti gli usi all'interno di un edificio siano valutati correttamente.

I prodotti CECE possono essere utilizzati per i seguenti usi edilizi, in conformità con il Regolamento di prodotto CECE:

Utilizzo

Categoria*

Esempio

Abitazione plurifamigliare

I

Edifici con più di 2 appartamenti e 1 cucina per unità, case per anziani senza reparti di cura

Hotel

I

Alberghi, ostelli per la gioventù

Abitazione monofamigliare

II

Case mono e bifamiliari

Amministrazione

III

Edifici per uffici privati e pubblici, studi medici, biblioteche, centri culturali

Scuola

IV

Edifici scolastici per tutti i livelli

Negozio

V

Locali di vendita di ogni genere, centri commerciali, edifici espositivi

Ristorante

VI

Ristoranti (comprese le cucine), caffetterie, mense, sale da ballo, discoteche

Cosa si intende per «aree con altre destinazioni d’uso»?
Le aree con altre destinazioni d’uso sono aree che si trovano all’interno di un edificio ma non fanno parte della destinazione d’uso principale. Sono per esempio locali commerciali in edifici residenziali oppure magazzini per stoccare merci. Queste aree hanno spesso requisiti e consumi energetici diversi rispetto alle unità d'uso principali. La normalizzazione CECE attuale non prevede valori limite per queste destinazioni d’uso.

Regole per valutare le aree con altre destinazioni d’uso:

  • Le aree con altre destinazioni d’uso che contano per meno del 10% della superficie di riferimento energetico dell'edificio (AE) possono essere conteggiate sotto la destinazione d’uso principale, per cui è possibile procedere alla redazione di un CECE. In questo caso, la temperatura ambiente delle aree con altro uso (rispetto alla norma SIA 380/1) è ritenuta non rilevante (ad esempio, anche le piscine coperte possono essere considerate come aree ad uso residenziale). Per trasparenza, si consiglia di segnalare questa approssimazione nella documentazione prodotta.
  • Se l’area con altra destinazione d’uso rappresenta più del 10% della superficie di riferimento energetico, l’edificio non può essere considerato per un’analisi CECE. In questo caso è necessario procedere con un’analisi dell’edificio secondo il mansionario dell’UFE. (vedi Analisi dell'edificio con procedura raccomandata).

Suggerimenti utili:

  • Se l'edificio ha ingressi separati con EGID separati, è possibile creare un CECE per la parte dell’edificio che rientra nei criteri per una certificazione CECE secondo la destinazione d’uso.

Ecco un esempio: un edificio di tre piani ha un'officina al piano terra (destinazione d’uso industriale) e due piani residenziali. La superficie con altra destinazione d’uso rispetto a quella principale (i.e. industriale vs. residenziale) copre dunque circa il 33% della superficie di riferimento energetica (> 10%). Se l'edificio ha ingressi separati per la parte residenziale e la parte dell’officina, è possibile svolgere un’analisi CECE per la parte residenziale e per la parte officina si può considerare un’"analisi dell’edificio con procedura raccomandata". Tuttavia, ciò richiede che le due parti dell’edificio (officina e residenziale) abbiano EGID separati.

  • È possibile richiedere l’EGID alle autorità edilizie locali.